Details & Info

Questo chopper è realizzato a partire da un classico di casa Harley Davidson: la Sportster 883, nella sua versione a carburatori (manco a dirlo!). La moto si presentava inizialmente con una configurazione a prima vista originale, che nascondeva però l’esuberanza già guadagnata dal bicilindrico di Milwaukee grazie a un kit di conversione Screamin’ Eagle 1.200cc, abbinato a un carburatore S&S Super-E*. L’intervento estetico è arrivato quindi in un secondo momento (2021), in maniera radicale, basandosi su un mix di suggestioni differenti. Il risultato è un chopper “camaleontico”, differente a seconda dell’angolazione da cui lo si guardi: ispirato agli stili già in voga sulla West Coast, con contaminazioni nipponiche. Così, l’avantreno di serie è stato sostituito con una forcella lunga, totalmente revisionata, unitamente a un cerchio da 21”. Manubrio artigianale a piega stretta, con relativa pompa freno e linea in treccia metallica, senza aggiunta dei comandi luci. Faro anteriore classic cromato, faro posteriore Hella d’epoca (in colorazione originale) e frecce tipo Bullet montate esclusivamente al posteriore, con modifica dell’impianto elettrico per il mantenimento della centralina lampeggio di serie, anche con la sostituzione dei comandi, ora differenziati tra loro. Quest’ultimi sono adesso composti da pulsanti, switch e led suddivisi, e si trovano compattati, in posizione defilata, in un box artigianale dal lontano stile aeronautico. Per completare la linea passiamo poi al serbatoio a goccia da 3,3 galloni con finitura metallizzata/invecchiata, sella artigianale tipo King & Queen, sissybar ricostruito e parafango posteriore modificato. La moto appare adesso “seduta” sul posteriore, grazie agli ammortizzatori con interasse ridotto. Chiude la trasformazione uno scarico completo, con collettori modificati, centrali e raccordi artigianali in acciaio inox e coppia di terminali Trumpet. Oggi, questa moto non percorre le lunghe, dritte e infinite strade statunitensi come le sue caratteristiche suggerirebbero; ma le lunghe, strette e tortuose strade collinari dell’Oltrepo Pavese. Un po’ come quella storia del calabrone, presente, no? Non potrebbe fare ciò che fa, però lo fa. Il nome Purple Haze è un “triplo riferimento”, tanto alla canzone di Hendrix, quanto al colore gliterrato del serbatoio, ma ancor di più, alla foschia (haze) tipica che si crea sulle colline dell’Oltrepo Pavese, quando il sole sorge, oppure se ne va…

*in queste foto è montato un carburatore Keihin, con kit DynoJet